Le Banchje - Sentiero Val di Sole
A nord della chiesa, imboccando Via del Monte e, successivamente, la “Via delle Chjaure”, si sale alla località “ Banchje” (panche) a quota 825 m s.l.m. Si tratta di una radura che deve il suo nome al fatto che in passato costituiva luogo di sosta durante i lavori nel bosco, sosta che avveniva su rudimentali panche fatte con tronchi di larice. Questa località, dominata da due maestosi castagni ultracentenari, la cui valenza è descritta in un pannello illustrativo posto nelle vicinanze, è stata recentemente recuperata ad opera del Distretto forestale ed attrezzata con panche ed un abbeveratoio, che le hanno restituito un aspetto che ne ricorda l’antico utilizzo.
Dalla località Banchje si dipartono i due rami del Sentiero Val di Sole che è stato ricavato, sempre ad opera del Distretto forestale, lungo quello che un tempo era un canale irriguo a cielo aperto.
Dirigendosi verso Ovest, con un percorso semipianeggiante di 4,6 Km, si raggiungono i paesi di Arnago e Magras e il Molino Ruatti, all’imbocco della Val di Rabbi; il sentiero prosegue quindi, lungo la riva destra del torrente Rabbies, fino alla località Pondasio con la fucina Marinelli. Dalla località Pondasio, superato un dislivello di 35 m, si raggiunge Malè.
Dirigendosi verso Est, invece, il sentiero si snoda, sempre comodamente, per una lunghezza di 6,3 Km a nord degli abitati di Samoclevo, San Giacomo, Tozzaga, Bordiana e Bozzana, fino a raggiungere il confine con la Val di Non.
Il Sentiero Val di Sole è un percorso molto comodo, alla portata di tutti, che presenta un dislivello complessivo di soli 80 m e che si snoda tra boschi e frutteti, lungo tratti di strada forestale, tratti di strade di campagna e tratti di sentiero, offrendo bellissimi scorci sui paesi sottostanti. Per affrontarlo è però opportuno munirsi di un paio di scarponcini per camminare comodamente anche sui tratti di sentiero con fondo irregolare.
Per chi si vuole impegnare un po’ di più, dal sentiero principale si dipartono tre diramazioni: la prima si diparte in località Samoclevo e, superato un dislivello di 170 m, raggiunge, lungo una strada forestale, la “Rocca di Samoclevo”. La Rocca, posta in posizione strategica, fu un antico complesso fortificato con mastio e mura merlate; di tutto il complesso, purtroppo, rimane solo la torre quadrangolare al centro di un recinto murato con accanto i ruderi di una cappella gotica e segni di un affresco. Benché tutelata dalla Soprintendenza trentina, è di proprietà privata e non è visitabile internamente.
La seconda diramazione si diparte nei pressi dell’abitato di San Giacomo e, superati 70 m di dislivello, raggiunge la palestra di roccia “Sassias” e i “sassi coppellati” ovvero dei massi con curiose cavità semisferiche.
La terza, che si sviluppa su 100 m di dislivello, raggiunge le cosiddette “Trincee” di Bordiana e Bozzana con i ruderi di postazioni risalenti all’epoca della Grande Guerra. Sono tuttora ben visibili le feritoie di osservazione e i camminamenti scavati nel terreno.
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